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Wednesday, August 17, 2005

Able Danger, Jamie Gorelick, 9/11 e Chinagate

*** Wall of Separation ***


Jamie Gorelick, numero due del dipartimento di giustizia americano all'epoca dell'amministrazione Clinton, nel 1995 invio' un memorandum all'allora capo dell'FBI Louis Freeh e al procuratore di New York Mary-Jo White, che aveva l'incarico di investigare sull'attentato terroristico al World Trade Center del 1993.

In questo memorandum, Gorelick in sostanza invita a evitare lo scambio di informazioni tra intelligence e potere esecutivo, o law enforcement.

Questo memorandum viene considerato una tappa fondamentale nel processo di costruzione di quello che viene chiamato "wall of separation" tra intelligence e law enforcement.

All'epoca, una preoccupazione importante dell'amministrazione Clinton era evitare che, durante attivita' di controterrorismo, si venissero a ledere i diritti civili degli individui sospettati di essere terroristi.

A seguito di quel memo inviato da Gorelick, e a seguito della politica attuata dal dipartimento della giustizia, sempre nel 1995 uno dei destinatari del memorandum, cioe' il procuratore White, si lamenta che questa politica e queste procedure finiscono per legare le mani a chi lotta contro il terrorismo.

Scrive White: "It is hard to be totally comfortable with instructions to the FBI prohibiting contact with the United States Attorney's Offices when such prohibitions are not legally required".

E ancora: "The most effective way to combat terrorism is with as few labels and walls as possible so that wherever permissible, the right and left hands are communicating".

In una seconda missiva, che non e' stata resa pubblica, White lamenta, con toni ancora piu' veementi, che la carenza di comunicazione tra intelligence e law enforcement, alla lunga sarebbe potuta costare vite !!

Questi retroscena ci provengono da un'inchiesta del New York Post.

*** Chinagate ***

Jamie Gorelick, per la cronaca, e' anche stata uno dei membri della commissione che stilo' il rapporto ufficiale sull' 11 settembre. Rapporto in cui non si fa menzione dei tentativi dell'unita' Able Danger di informare l'FBI del pericolo che costituiva la presenza, negli Stati Uniti, di Mohammed Atta e di altri 3 dei futuri membri del commando terrorista dell'11 settembre.

Able Danger stabili' inoltre dei contatti con la commissione stessa, a cui forni' documenti sulle informazioni in loro possesso a proposito di Mohammed Atta. Cionostante, nel rapporto finale della commissione, non c'e' traccia di niente di tutto questo.

Nel caso di Gorelick, si puo' parlare tranquillamente di conflitto di interessi tra il suo precedente incarico al dipartimento della giustizia e quello di membro della commissione, in cui si trovava a giudicare il suo stesso passato, non so con quanta obiettivita'.

Conflitto di interessi, che, alla fine, si e' concretizzato in un vero e propio "cover up" di tutta la vicenda Able Danger.

Diciamo che la storia non e' finita qui: nell'aprile 2004, il sito CNSNews.com gia' parlava del "wall of separation" e del memo di Jamie Gorelick a proposito del tentativo di ostacolare indagini circa finanziamenti illegali fatti dalla Cina al partito democratico americano.
Una volta che Gorelick si insedio' nel suo incarico al dipartimento di giustizia, dette inizio ad una ristrutturazione massiva dell'intelligence americana, che si concluse con l'instaurazione di un punto di controllo, interno alla Casa Bianca, su tutti i piu' importanti processi decisionali dell'intelligence.

In sostanza, meno autonomia da parte dell'intelligence, posta sotto tutela dalla Casa Bianca.

Il risultato e' stato che piu' di una dozzina di inchieste della CIA e dell'FBI erano state stoppate dalla Casa Bianca, tra cui alcune riguardanti i finanziamenti illegali della Cina al partito democratico.

Questa ristrutturazione aveva il nome di Presidential Decision Directive 24, e' ovviamente siglata Bill Clinton, e rendeva molto piu' difficile la condivisione di informazioni tra agenzie di intelligence, anche e soprattutto tramite l'introduzione di massicce dosi di burocrazia, anche con la creazione di nuove agenzie e di una catena di comando di quattro livelli.

All'interno di una di queste agenzie, precisamente come responsabile dell'Office of Intelligence and Policy Review, si e' trovato il tempo di insediare un vecchio "amico" di Janet Reno, all'epoca Attorney General, vale a dire Richard Scruggs.

Fonte: Front Page Magazine

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