...sottotitolo, a proposito del dibattito sulle epurazioni in Tocqueville.
Il fattaccio, a questo punto, dovrebbe essere noto e stranoto. Comunque, e' tutto spiegato nei blog di Dacia Valent, Rolli, Andrea Mancia, Alberto Puliafito, Wind Rose Hotel.
In sintesi, i post dei toc villani sono selezionati, perche' facciano bella mostra di se' in TV (inteso come Tocqueville), da aggregatori umani.
In TV, esiste un (sotto ?)insieme di questi selezionatori che mette ai voti l'ammissione o meno di nuovi blog, e, quello che colpisce di piu', l'eventuale espulsione di blog da TV stessa.
Che dire ? Se Andrea Mancia fosse il proprietario di TV, sarebbe suo diritto decidere chi puo' entrare e chi deve uscire da essa. Se non sta bene a un blogger essere aggregato ben bene dal proprietario unico, signore e badrone di TV, uscire da TV o non entrare nemmeno sono due opzioni possibili. Nel qual caso, non ti obbligherebbe il dottore ad aderire a TV. E Mancia non sarebbe obbligato, da parte sua, ad accogliere chiunque purche' blog-dotato.
Il problema e' che Mancia non e' il proprietario unico di TV, almeno credo...
Domanda: di chi e' Tocqueville ?
Dal foglietto informativo di Tocvil leggiamo:
La redazione di TocqueVille si riserva insindacabilmente la scelta dei post da aggregare e il diritto di negare o revocare l'iscrizione.
Ma la redazione di TV chi e' ? Andrea Mancia e poi ? Come si diventa aggregatore ? Probabilmente per una sorta di cooptazione. Su invito di chi, di un altro aggregatore ? Solo di Mancia ?
La mancanza di
chiarezza e di
trasparenza costituisce una fonte di problemi.
Chiarezza, ad esempio, sulla ragione sociale di TV, altrimenti
Alberto Puliafito, che non mi sembra esattamente un fesso in base a come scrive, non sarebbe incorso nell'equivoco di essere "sgradito".
Trasparenza su questi "dietro le quinte".
I toc villani sarebbero ciascuno di pari importanza, eppure un gruppo non ben definito di toc villani e' in grado, tramite votazione, di cacciare un toc villano.
In quanto toc villano,
avrei gradito alcune informazioni in piu' su questioni non da poco quali il processo di espulsione di altri toc villani. Non mi sembrano cazzatine, scusate il francesismo.
Sebbene sia toc villano, nessuno e' venuto da me, a bussare alla mia casella di posta elettronica, toc toc, toc villano, chiedendomi che ne pensassi di espellere
Noantri.
TV e' una
comunita' ? E' un
servizio ? E' un'
associazione politica ?
Se TV fosse un
servizio, erogato a titolo gratuito (grazie al cielo),
questi sarebbero i suoi terms of service, a cui si dovrebbero adeguare i suoi fruitori, pena la sospensione del servizio.
Il servizio a cui avrei aderito sarebbe l'avere alcuni dei miei post sparati sulla home page di tocvil, scelti a insindacabile giudizio... eccetera eccetera.
I fruitori fruirebbero a titolo gratuito, la fornitura del servizio avverrebbe su base volontaristica, gli
epuratori aggregatori aggregherebbero aggratis.
In realta',
TV non e' un servizio (o non e' solo un servizio), si differenzia da un servizio ed e' invece una comunita', per il dialogo che avviene giornalmente tra i suoi appartenenti.
E allora, essendo TV una comunita', come fa un gruppo interno a TV ad avere il diritto di espellere un blogger, senza interpellare nessuno al di fuori di loro stessi ?
Questo gruppo si deve essere costituito, almeno in prima convocazione, dietro invito di Mancia, in quanto detentore delle chiavi di TV.
Cio' e' evidente. Se io e un altro blogger iscritto a TV ci mettiamo a discutere di chi dovrebbe essere allontanato da TV, cio' non ha nessuna influenza sulla sua permanenza o meno in TV, poiche', ad esempio, noi non siamo detentori delle password del sistema informatico di TV che permette di eliminare un blog dalla lista.
Quindi, il diritto ad espellere gli proviene, direttamente o indirettamente, da Mancia stesso, il realizzatore di TV.
Mi sembra evidente che
ci sia una carente comunicazione riguardante il funzionamento interno di TV, e in generale una carente comunicazione da TV verso i suoi appartenenti. E' evidente che un
sottogruppo (o sopragruppo ?) di blogger in TV prenda parte al processo decisionale, sviluppato attraverso un dibattito; da questo dibattito e da quelle decisioni
sono tagliati fuori gli altri, che in
certi casi, le subiscono. E' evidente che, in molti casi, leggendo quanto aggrega TV in questi giorni, i miei concittadini toc villani sono soddisfatti di questo stato di cose, o, detto in altri termini,
gli sta bene cosi'.
Ed e' probabile che
chi non sia di stretta osservanza neocon in politica estera, e pro-casa della liberta' in politica interna, o, detto in altri termini, chi non segua la linea, le linee toc villane, rischi il cartellino giallo o rosso.
Cosa c'entra tutto questo col liberalismo ? Boh.
Mi piacerebbe essere smentito, ma sono pessimista al riguardo.